RAZZE CANINE VIETATE ALL’ESTERO
IN ITALIA
Nel settembre 2003 l’Italia ha adottato un elenco di razze di cui era vietato o limitato l’allevamento.
Il 14 gennaio 2007 la legge è stata rivista e l’elenco dei cani particolarmente pericolosi era stato accorciato.
Nel 2009 l’elenco delle razze soggette a restrizioni è stato cancellato e oggi la legge impone ai proprietari di concentrarsi sulla sicurezza pubblica utilizzando il guinzaglio e la museruola.
ALL’ESTERO
In molti paesi esteri permangono i divieti su alcune razze, quindi è molto importante, quando si adotta un cane, valutare se ci potrà essere l’eventualità di un trasferimento a vivere all’estero, individuando le restrizioni sulle razze canine nel relativo paese per evitare il rischio di non poter portare con sè il proprio cane.
A titolo di esempio, si elencano in modo non esaustivo le seguenti razze:
• Razze vietate in Germania: Pitbull Terrier americano, Staffordshire terrier americano, Staffordshire bullterrier, Bull terrier inglese.
• Razze vietate in Francia: Staffordshire Bull Terrier, American Pitbull Terrier, cani di tipo mastino, Tosa Inu.
• Razze vietate in Spagna: Pitbull Terrier americano, Staffordshire terrier americano, Dogo Argentino, Bull terrier inglese, Staffordshire bullterrier, rottweiler, Akita inu, Fila Brasileiro (mastino brasiliano), Tosa Inu.
• Razze vietate in Gran Bretagna: Pitbull Terrier americano, Dogo Argentino, Fila Brasileiro (mastino brasiliano), Tosa Inu.
• Razze vietate in Svizzera: le limitazioni variano da Cantone a Cantone.
• Razze vietate in Norvegia: Dogo Argentino, Pitbull Terrier americano, Staffordshire terrier americano, Tosa Inu, Cane Lupo Cecoslovacco, Fila Brasileiro (mastino brasiliano)